Prestazioni ex art. 26 L. 833/78 | Centro di Riabilitazione Intensiva extra-ospedaliera

23 Settembre 2020

 

PRESIDIO AMBULATORIALE DI RIABILITAZIONE INTENSIVA ex art. 26 L. 833/78

Le prestazioni riabilitative ex art. 26, Legge 833 del 23 dicembre 1978, sono prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da deficit fisici, psichici o sensoriali, dipendenti da qualunque causa, erogate nelle fasi di riabilitazione intensiva ed estensiva, ed in regime di assistenza extraospedaliera a carattere residenziale a ciclo continuativo, semiresidenziale o diurno, ambulatoriale e domiciliare.

 

L’attività di Presidio Ambulatoriale di Riabilitazione Intensiva consta di un setting di presa in carico multidisciplinare che combina più prestazioni nell’arco della fascia oraria prevista. Il progetto terapeutico individuale viene stabilito dallo Specialista in medicina fisica e riabilitazione, coinvolte le figure sanitarie costituenti l’équipe.

 

La riabilitazione intensiva extra-ospedaliera si rivolge a:

  • pazienti post acuti (provenienti da riabilitazioni intensive o direttamente da reparti per acuti);
  • pazienti già in carico al territorio che presentano un aggravamento della condizione di disabilità da cause intercorrenti legate alla patologia di base o a comorbilità.

Dopo la riabilitazione intensiva extra-ospedaliera, raggiunto l’outcome funzionale previsto dal progetto riabilitativo individuale, i Pazienti possono essere avviati:

  1. a una riabilitazione estensiva ambulatoriale e successivamente, eventualmente, ad attività fisica adattata (AFA);
  2. ad attività fisica adattata direttamente alla dimissione dalla riabilitazione intensiva extra-ospedaliera (AFA).

Gli snodi cruciali di questo percorso (accoglimento in PDR, trasferimenti in riabilitazione estensiva ambulatoriale e in AFA) saranno concordati con l’UOC di Medicina Fisica e Riabilitazione/Dipartimento di Riabilitazione, adottando il PDTA per la gestione della Sclerosi Multipla (DGRV 758/2015) come modello di
rapporto tra professionisti pubblici e professionisti della struttura riabilitativa ex art 26.

Ciò detto, in riferimento alla proposta di autorizzazione, presso Fisiosport Terraglio, di un Presidio Diurno Riabilitativo ex art. 26 (PDR), altrimenti denominato centro di riabilitazione intensiva extra-ospedaliera come da Piano di Indirizzo per la Riabilitazione (approvato dalla Conferenza Stato regioni il 10-02-2011 e pubblicato in G.U. il 02-03-2011), che è stato recepito dalla Regione Veneto con DGR 837 del 04/06/2013, va anzitutto evidenziata la dinamica più importante dell’intero progetto, vale a dire il percorso di presa in carico del paziente attraverso più fasi integrate tra loro.

Al raggiungimento degli obiettivi di outcome funzionale previsti dal progetto riabilitativo individuale, realizzato in team interprofessionale dedicato, in presenza di condizioni di stabilizzazione del quadro clinico e funzionale, al Paziente viene proposto un percorso di inserimento in piccoli gruppi che prevedano attività motorie, omogenee per quadro disabilitante, con l’obiettivo di ridurre la sedentarietà, limitare la disabilità e facilitare l’inclusione sociale.

I programmi di attività motoria saranno proposti, come accennato, sulla base dei nuovi “modelli funzionali e motori” dei pazienti inseriti in questo percorso riabilitativo socio-sanitario e saranno accompagnati da attività sportive di tipo agonistico o amatoriale che possano generare un’ulteriore “spinta” all’inclusione.

In questa fase del percorso la proposta motoria e sportiva sarà condivisa con i care givers dei pazienti (genitori o familiari) al fine di migliorare l’efficacia della proposta continuando ad utilizzare la logica “riabilitativa” della presa in carico.

Questo risulterà favorito dalla collaborazione con la Polisportiva Terraglio, che ospita la sede provinciale del Comitato Italiano Paralimpico.

Il Percorso riabilitativo di Presa in Carico trova così la sua integrazione con programmi di attività motoria, generando inclusione sociale e abbattendo i costi di cronicizzazione della situazione disabilitante, che solitamente viene affrontata con reiterati programmi riabilitativi di “mantenimento”, generando costi gravosi per il sistema sanitario, con scarsi risultati funzionali sul singolo paziente e con una riduzione dell’offerta di prestazioni sanitarie di riabilitazione per i pazienti con nuove disabilità usciti dalla fase di degenza ospedaliera.

Lo sviluppo del progetto secondo le linee sopra espresse e le caratteristiche strutturali e organizzative di Fisiosport Terraglio, fatta salva la dovuta verifica dei requisiti previsti dalla normativa vigente per i PDR ex art. 26, prevede l’attivazione di un centro “diurno” per portatori di disabilità complesse: fisiche, neurologiche e sensoriali. Il setting di attività prevedrà l’accesso degli utenti al PDR in fasce orarie diverse, per lo svolgimento di attività riabilitativo-motoria di gruppo o singola, con specifico riferimento a quanto previsto dal progetto riabilitativo individuale. Nell’arco della giornata, con specifico riferimento alle attività svolte, gli utenti saranno seguiti da un team interprofessionale dedicato, anche in rapporto uno a uno se richiesto dal progetto riabilitativo individuale.

DESCRIZIONE DEL SERVIZIO E DELLE ATTIVITÀ

Il Servizio, organizzato in settori con riferimento alle caratteristiche dei pazienti (disabilità, età…), erogherà attività riabilitative in regime diurno, mediante la presa in carico globale di soggetti portatori di disabilità importanti anche multiple e con possibili esiti permanenti, quali:

  • disabilità complesse di recente insorgenza, dopo stabilizzazione clinica e rientro a domicilio, come esiti di ictus, di danno midollare, esiti di mastectomia;
  • disabilità di tipo degenerativo come Parkinson, osteoporosi, malattie reumatiche, ecc;
  • patologie a carattere involutivo come la sclerosi multipla;
  • soggetti con ritardo mentale, esiti di PCI (paralisi cerebrale infantile)

Per ogni utente l’obiettivo sarà quello di:

  • recuperare il massimo delle competenze funzionali;
  • ridurre i fattori di rischio delle malattie croniche-degenerative e dominarne la progressione;
  • reperire forme facilitanti e/o integrative per recuperare la massima autonomia possibile sia per gli aspetti fisici, mentali, relazionali e di consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante, con lo sviluppo di competenze cognitive e sociali necessarie al reinserimento sociale;
  • acquisire abilità di base di tipo occupazionale e lavorativo.

 

Il conseguimento delle finalità sopra descritte sarà perseguito attraverso la formulazione di un programma riabilitativo complesso, che prevedrà attività, sia esse individuali che in piccolo gruppo, di tipo:

  • motoria: fisiochinesiterapia e idro-chinesiterapia, attività sportiva adattata in palestra e in piscina, anche con l’ausilio di trattamenti di tipo strumentale (terapie fisiche);
  • cognitiva: riabilitazione del linguaggio, riabilitazione della coordinazione pneumo-fonica e della deglutizione (logopedia), training cognitivo individualizzato, attività psico-pedagogiche di supporto al reinserimento scolastico;
  • occupazionale: addestramento o ri-addestramento all’autonomia nella cura di sé nelle attività di vita quotidiana, attraverso laboratori pratico-espressivi;
  • di supporto: sostegno psicologico al paziente (psicoterapia) e counseling alla famiglia, valutazione delle abilità lavorative residue.

 

Il programma riabilitativo complesso sarà pianificato in fasi della riabilitazione:

  • intensiva: caratterizzata da interventi valutativi e terapeutici intensivi ed è abitualmente collocata nella cosiddetta fase dell’immediata post-acuzie della malattia, quando l’intervento riabilitativo può positivamente influenzare i processi biologici che sottendono il recupero, contenendo e riducendo l’entità della menomazione e quando la disabilità è maggiormente modificabile; tale fase può essere necessaria anche in situazioni di riacutizzazione e recidive dell’evento patologico;
  • di completamento del processo di recupero e del progetto di riabilitazione (riabilitazione estensiva o intermedia), caratterizzata con modalità diverse in rapporto alla natura e tipologia della menomazione e della disabilità ed è comunque tale da non richiedere interventi intensivi;
  • di mantenimento e/o di prevenzione della progressione della disabilità, caratterizza con diverse tipologie di interventi riabilitativi sanitari abitualmente integrati con l’attività di riabilitazione sociale;

 

Il programma riabilitativo complesso, elaborato dall’équipe riabilitativa coordinata da un medico responsabile, dovrà:

  • tenere conto in maniera globale dei bisogni, delle preferenze del paziente e/o dei suoi familiari, delle sue menomazioni, disabilità e, soprattutto, delle abilità residue e recuperabili, oltre che dei fattori ambientali, contestuali e personali;
  • definire gli esiti desiderati, le aspettative e le priorità dei pazienti, dei suoi familiari, quando è necessario, e dell’équipe curante;
  • dimostrare la consapevolezza e comprensione, da parte dell’intera équipe riabilitativa, dell’insieme delle problematiche del paziente, compresi gli aspetti che non sono oggetto di interventi specifici, e di regola può non prevedere una quantificazione degli aspetti di cui sopra, ma ne dà una descrizione, in termini qualitativi e generali;
  • definire il ruolo dell’équipe riabilitativa, composta da personale adeguatamente formato, rispetto alle azioni da intraprendere per il raggiungimento degli esiti desiderati;
  • definire, nelle linee generali, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, i tempi previsti, le azioni e le condizioni necessarie al raggiungimento degli esiti desiderati;
  • essere comunicato in modo comprensibile e appropriato al paziente e ai suoi familiari;
  • essere comunicato a tutti gli operatori coinvolti nel progetto stesso;
  • costituire il riferimento per ogni intervento svolto dall’équipe riabilitativa;
  • essere modificato, adattato e nuovamente comunicato al paziente e gli operatori qualora si verifichi un cambiamento sostanziale degli elementi in base a cui è stato elaborato (bisogni, preferenze, menomazioni, abilità-disabilità residue, limiti ambientali e di risorse, aspettative, priorità) anche in relazione ai tempi, alle azioni o alle condizioni precedentemente definiti.

 

EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN REGIME DI PRESIDIO AMBULATORIALE DI RIABILITAZIONE INTENSIVA

La Direzione stabilisce le tempistiche e le modalità di utilizzo delle aree della struttura dedicate alle attività di Presidio di Riabilitazione Intensiva attraverso una precisa definizione di orari e tipologia di attività secondo un criterio di ESCLUSIVITÀ delle attività stesse.

 

Nello specifico, sulla base degli schemi orari stabiliti le aree in esame non saranno mai oggetto di sovrapposizione tra attività convenzionate ex art. 26 L. 833/78 e di Branca 56.

 

Idem in relazione alle attività in regime privatistico, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa ex L. 22/2002.

 

 

Programma Riabilitativo Complesso – schema

responsabile Medico Fisiatra
composizione del team Fisiatra, Fisioterapista, Infermiere Professionale, Psicologo, Logopedista, Tecnico Ortopedico, Terapista Occupazionale, Laureato in Scienze Motorie con specializzazione in Attività Fisica Adattata
outcome globale Massima indipendenza funzionale ed integrazione sociale
outcome funzionale Recupero articolare, stenico, algico, trasferimenti, deambulazione
outcome sociale Reinserimento in ambiente familiare e lavorativo
valutazione globale Su tutte le aree di problematicità
ruolo del team Individuazione dei programmi all’interno del progetto riabilitativo, degli obiettivi a breve e medio termine assicurando verifiche in itinere
strumenti di comunicazione Cartella clinica medica e riabilitativa
time planning Tempo previsto per il raggiungimento delle fasi riabilitative

 

TIPOLOGIA DEI TRATTAMENTI E DELLE PRESTAZIONI EROGATE

Il trattamento ambulatoriale viene effettuato attraverso un programma di accesso giornaliero al Presidio con frequenza settimanale variabile.

 

Il Presidio fornisce, oltre alla visita specialistica iniziale, una serie di valutazioni funzionali necessarie per verificare l’ipotesi diagnostica, nonché altre valutazioni dell’attività nel quadro dell’attività di consulenza e di orientamento.

 

E’ possibile avere specifici approfondimenti sul piano clinico e funzionale e la formulazione di progetti riabilitativi e prognosi.

 

Viene poi proposto un percorso riabilitativo che consta di trattamenti riabilitativi specifici e di prestazioni collaterali di consulenza e sostegno alla famiglia.

 

Il Presidio si prefigge di erogare prestazioni nei seguenti ambiti:

 

  • visite specialistiche
  • fisioterapia
  • psicomotricità
  • logopedia
  • terapia occupazionale
  • servizi di orientamento e consulenza

 

 

PATOLOGIE TRATTATE

 

  • ritardo motorio e/o psicomotorio
  • ritardo intellettivo
  • disturbi del comportamento e della relazione
  • disturbi di apprendimento e del linguaggio
  • disturbi neurosensoriali (visivi complessi e audio-fonologici)
  • patologie neuromuscolari
  • paralisi cerebrali infantili
  • esiti di trauma cranico
  • esiti di neoplasie del sistema nervoso centrale, in particolare midollari
  • patologie dell’apparato locomotore di natura ortopedica
  • psicopatologie

 

 

Il Presidio è abilitato ad effettuare interventi riabilitativi a totale carico del Servizio Sanitario Regionale ed autorizzato a funzionare in base alle vigenti leggi sanitarie.

 

Ogni progetto riabilitativo – formulato e monitorato nel tempo dall’équipe multidisciplinare – è preceduto da una visita specialistica, approfondita con il coinvolgimento di più professionalità, e da una serie di valutazioni funzionali

 

 

 

 

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